Conte in diretta su Instagram: le sue parole sulle spese militari
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Direttore: Alessandro Plateroti

Conte in diretta su Instagram: le sue parole sulle spese militari

Giuseppe Conte

Il leader M5S Giuseppe Conte ha parlato in diretta sul suo profilo Instagram delle spese militari, chiarendo la sua posizione a riguardo.

Il leader pentastellato Giuseppe Conte si è espresso negli ultimi giorni riguardo il tema delle spese militari. Le sue posizioni hanno suscitato reazioni contrastanti, considerando che le conseguenze di una spaccatura in merito all’argomento delle spese militari potrebbero essere molto gravi, risultando addirittura in una crisi di governo. Ebbene, il leader dei 5 Stelle ha parlato in diretta su Instagram dell’argomento, rispondendo anche ad alcune domande degli utenti.

Queste le parole del leader pentastellato Giuseppe Conte per annunciare la sua diretta. Conte ha postato il messaggio sia su Twitter che su Instagram. “Alle 15.30 sarò in diretta su Instagram per fare chiarezza sul tema delle spese militari. Sarà anche un’occasione per confrontarmi direttamente con voi, rispondere alle vostre domande, in maniera franca e trasparente. A più tardi!”.

La diretta Instagram di Conte: le parole del leader 5 Stelle

“Il Movimento 5 Stelle ha voluto chiarire un passaggio fondamentale, per noi e per i cittadini: questi investimenti militari, del 2% rispetto al quadro della Nato, che valore hanno? Che significato hanno? Il tutto nasce da un confronto parlamentare. Ci è stato ripetuto che questi impegni vanno rispettati, in quanto concordati in un vertice Nato del 2014 tenutosi in Galles. Lì, si concordò sulla cifra del 2% del Pil. Tutti quanti hanno sottoscritto quest’accordo e si sono impegnati a tendere verso questa direzione, questa soglia finanziaria. ma è anche vero che, da allora, due terzi dei Paesi, tra cui l’Italia, non hanno rispettato quella soglia. Queste le parole del capo dei 5 Stelle in merito alle spese militari.

Il momento che sta vivendo l’Italia

Il leader pentastellato Conte ha anche spiegato il difficile momento economico e sociale per il Paese. “Per noi, rispettare tale soglia, significherebbe mettere sul piatto 10/15 miliardi in 2 anni. Adesso, dopo 2 anni di pandemia, dopo un’emergenza energetica che non ci aspettavamo affatto, collegata al conflitto ucraino in corso. Se il Movimento 5 Stelle ha una ragion d’essere, non poteva rimanere inerme di fronte a tale prospettiva. Abbiamo chiesto delle garanzie. La nostra posizione è stata la seguente: questi impegni finanziari ingenti non possono essere rispettati. C’è un dato che dovrebbe colpirci tutti: a febbraio, il 15% delle famiglie e delle piccole e medie imprese non hanno pagato la bolletta della luce e del gas. Non è la difficoltà isolata di una famiglia, di un commerciante o di un imprenditore. In questo momento, c’è una grave difficoltà per le filiere produttive. Basta parlare con delle associazioni di categoria e entrare nelle fabbriche. Scopriamo che mancano le materie prime. C’è una scarsità anche nell’approvvigionamento dei cereali”.

Il ruolo del Movimento 5 Stelle e la presunta crisi di Governo

Conte ha successivamente parlato del ruolo del suo partito. “Ci stiamo confrontando con degli sconvolgimenti economici e finanziari che non mi fanno dormire la notte. Noi del Movimento 5 Stelle siamo qui per difendere l’interesse dei cittadini. Non siamo tranquilli. Abbiamo detto che questo obiettivo del 2024 non si può non discutere. Due terzi dei Paesi della Nato non lo rispettano. Perché dobbiamo rispettarlo noi, che abbiamo vissuto la pandemia per primi? Siamo uno dei paesi più svantaggiati. Non abbiamo il nucleare perché abbiamo scelto di non averlo, ma abbiamo un quadro molto complesso”.

Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte ha poi schivato le voci che indicavano i 5 Stelle come portatori di una imminente crisi di Governo. “Il risultato? (della messa in discussione delle spese militari, n.d.r.) Ci hanno accusato di volere una crisi di governo. No. Non vogliamo una crisi di governo. Tutte le forze politiche devono smettere di accusarci di volere una crisi di governo. Ogni volta che poniamo una questione politica seria sul tavolo accade questo e non lo accetterò più”. Il leader pentastellato è apparso molto alterato, in merito alla questione della presunta crisi di Governo che potrebbe scaturire in seguito alla posizione dei 5 Stelle legata al dibattito sulle spese militari. Il nostro è un contributo di buon senso. Siamo in compagnia di autorevoli figure morali che la pensano come noi e tanti cittadini di buon senso che la pensano come noi. Il risultato? Oggi ci viene detto “No, ma nessuno ha mai detto che dovevamo riporre così ingenti finanziamenti per le spese militari”. In tutti questi giorni si è parlato del 2% e che se non si rispettava l’Italia era fuori. Si è scherzato, quindi? È stato tutto un equivoco? Il risultato è che Guerini ha annunciato di spostare al 2028 l’obiettivo e Draghi ha detto che il 2024 non è un dogma, ma un tendenziale che può essere discusso”.

Cosa deve fare il Governo per aiutare i cittadini?

Conte ha dunque asserito che bisogna contribuire economicamente in modo più sostanzioso, a favore dei cittadini. “Allora io dico, se può essere discusso, discutiamolo con tutte le forze politiche ragionevolmente, in un dibattito pubblico coi cittadini. Qual è una curva adeguata per questi adempimenti? Bisogna considerare le priorità del nostro paese. Spiegateci perché questa soglia viene ritenuta più compatibile col nostro quadro finanziario. Per noi, lo scostamento di bilancio va fatto. Parlando con le piccole e medie imprese, con gli imprenditori e con i cittadini, loro sono già in difficoltà da qualche mese. Bene il provvedimento sul caro bollette, ma non è sufficiente. Non risolviamo cosi il problema. Aspettiamo il documento programmatico sulla finanza e cerchiamo di capire che programma economico finanziario il Governo presenterà per ovviare a queste gravi difficoltà economiche e sociali che stiamo attraversando”.

La situazione in Europa

Il leader dei 5 Stelle ha anche parlato della situazione europea in seguito all’invasione di Putin. “Quello che a noi da subito ci è parso insidioso è il quadro generale in cui molti Paesi sono andati alla corsa al riarmo. Come la Germania, mettendo sul piatto 100 miliardi che evidentemente rispettano una rivalutazione della sua politica. Come gli Usa: Biden ha annunciato 800 miliardi. Alcuni paesi hanno fatto delle scelte. Ma questo non vuol dire che l’Italia deve partecipare a questa corsa al riarmo. E non c’entra nulla quello che sta succedendo in Ucraina, perché l’Ue sta finanziando l’Ucraina con un programma già stanziato da tempo, ovvero l’European Peace Facility, 5 miliardi, una dotazione molto sostanziosa. Non c’è bisogno di reinvestire per soccorrere gli ucraini”.

Giuseppe Conte
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La telefonata tra Conte e Draghi

Conte ha dunque parlato della telefonata di ieri con il premier Draghi. Ieri ho parlato un’ora e mezza con Draghi ma non ho avuto risposte. La certezza è che bisogna tendere al 2% del quadro della Nato. Ma attenzione: dobbiamo misurarci, dialogando insieme, rispettando gli elettori. Discutere significa una sana dialettica politica. Credo e spero che ci siano delle occasioni per fare queste valutazioni. La situazione è molto complicata. Ragioneremo col governo su questa curva temporale. Spero che sia addolcita per quest’anno, ma sicuramente più la si può spalmare e più possiamo dare priorità ad altre questioni che stanno più a cuore”.

Il messaggio alle forze armate

Il leader pentastellato ha successivamente elogiato le forze armate italiane. “Ma anche sulle spese militari, dobbiamo discutere sulla strategia di tali investimenti. Dobbiamo essere riconoscenti alle forze armate, che ci hanno aiutato con la campagna vaccinale. Le nostre forze armate sono anche un orgoglio all estero, nelle missioni di pace, hanno un talento per il “capacity building”, ovvero creare le forze armate all’estero ed istruire, far crescere le strutture ordinamentali e la cultura istituzionale. I nostri sono i primi nel mondo. Io parlo anche a loro. In un quadro di responsabilità pubblica, dobbiamo capire qual è il programma specifico di investimenti”.

L’appello al premier Draghi

Giuseppe Conte si è anche rivolto direttamente al presidente Draghi. “Caro premier, nell’interesse dell’Italia, spinga perché tutti i partner adottino un “Energy Recovery Fund”, per diversificare gli approvvigionamenti, avere più potere contrattuale e accelerare il raggiungimento della libertà e dell’indipendenza dal gas russo. Il Movimento 5 Stelle vuole parlare di questo. E poi, il pilastro sociale. Siamo preoccupatissimi del fatto che il PNRR sta andando a rilento. I centri di spesa non hanno capacità progettuale, rischiamo di perdere queste possibilità. Dobbiamo creare dei meccanismi di efficientamento della spesa pubblica, migliorare l’attuazione e la messa a terra del PNRR. Non possiamo perdere quei soldi.

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ultimo aggiornamento: 31 Marzo 2022 16:36

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